6. Il suono del silenzio

Venerdì 27 giugno 2008

Sono a Ravenna. Nemmeno il suono di un clacson. Le mie orecchie riescono a sentire il silenzio, e questo mi stordisce. E’ stupendo.

Domenica 13 luglio 2008

Io sarò anche quella che si concentra sempre su cose che paiono secondarie…ma come è possibile riuscire a fare funzionare bene il cervello, meditare, riflettere, produrre, in quel casino che c’è al Cairo? 

In quel rumore assordante e incessante? Non sono forse queste condizioni esterne altrettanto importanti nel determinare la direzione che una civiltà e una cultura prendono?

Lunedì 14 luglio 2008

Ora comincio a sentire qualcosa di confuso e contraddittorio che somiglia alla mancanza per il Cairo.

***

In questi mesi ho attraversato un lungo intorpidimento della volontà, abbandonandomi a una consapevole pigrizia, lasciandomi andare. 

Non so se ho voglia di riprendermi in mano o lasciarmi andare, un po’ indisciplinatamente, finalmente. Credo che così facendo potrei finalmente ritrovare la mia creatività già tanto ammutolita. 

Domenica 20 luglio 2008 


Ora che ho finito di inseguire me stessa; un altrui riconoscimento - il suo; e un riavvicinamento… Ora sì sono spersa, senza più lui da inseguire.

Non so dove voglio vivere, non so come voglio vivere. Ho voglia di quotidianità, ma non so più dove, né con chi.

Il grigio di Bruxelles mi spegnerà; l’Italia mi schiaccerebbe e vanificherebbe ogni sforzo fatto in questi anni. 

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