10. Coppie egiziane

Martedì 15 aprile 2008

Passeggiano sulle rive del loro Nilo o lungo la balaustra dei suoi ponti. Mi è capitato più volte di vedere coppie mature, come di 45, 50 anni, di classe medio-bassa (lo riconosco dall'abbigliamento), tenersi per mano per strada. 


Gli uomini hanno verso le loro donne una tenerezza e una premura particolari, un rispetto e un senso di protezione molto dolci. Lo hanno per esempio anche i miei bauab nei miei riguardi (certo, sempre che non inizio a fare salire qualche giovine...). Al di là e indipendentemente dalle mance che gli do, dimostrano un'attenzione particolare; e la stessa però che poi mi soffoca sotto forma di controllo.  


Sempre tenendo presente che si parla di una società dall’organizzazione familiare tradizionale e quindi basata sul controllo, soprattutto economico, dell'uomo sulla donna, ed escludendo le coppie dove la prevaricazione sfoci in violenza, sono sempre più convinta che che quella che noi chiamiamo sottomissione qui non ha nulla a che vedere con il concetto che abbiamo noi. La sottomissione dei latini è automaticamente violenta e carnale, e indissolubile dalla passione e dal sesso. Non so spiegarlo meglio di così. È sempre questa dimensione della sensualità, che qui manca...

[Per un punto di vista ancora  differente si veda Matrimonio pre-romantico e oltre]

Sabato 26 aprile 2008

Dr Adam e Sam sono una coppia di vecchietti sugli 80 anni. Appartengono all’élite egiziana. Sono due dottori. Lui ha lavorato per anni alla FAO, e lei faceva la pediatra. Devono essere stati entrambi molto belli.

Lui è ancora attivo e scattante, veloce di mente, colto e intelligente; premurosissimo verso la moglie che fa molta fatica a camminare e ha bisogno di essere assistita. Un uomo abituato a tenere sotto controllo la situazione, e a pensare per tutti. Musulmani, ci raccontavano come loro figlio stia imponendo alla loro nipote quasi adolescente di non mettersi il velo, nonostante le pressioni sociali a cui lei è soggetta.

Ci raccontano le storie degli anni ’60, gli incontri con gli artisti, coi politici, gli avvenimenti che hanno segnato la storia dell’ Egitto, tutto tramite esperienze dirette, loro o dei loro genitori. Ci raccontano di vecchie carte, di una dedica scritta nel giorno della nascita di Adam da non so quale personalità, e rimasta nascosta per anni nelle carte del padre, e ritrovata solo dopo la sua morte.

Ci porta a fare un giro per Heliopolis - la città del sole - un quartiere costruito negli anni ’20 dal barone belga Édouard Empain. Ci racconta la storia del locale storico dove ci fermiamo a prendere il caffè. Solo l'occhio di un europeo può riuscire qui a spogliare la decadenza e immaginare l'antica eleganza che vi sta dietro. 

Mi chiedo che ci faccio in un sabato pomeriggio al Cairo diretta verso un centro commerciale con questa coppia di ottantenni appena conosciuti. E mi sento perfettametne a mio agio.

Sento un’umanità semplice e profonda, e capisco che questa non ha età. Sento la vita e la cultura scorrere nelle parole di questa coppia di belli. E sento un’amore semplice e ancora ben vivo tra loro. Sembrano in realtà un po’ fratello e sorella, ma forse è perché sembrano un po’ la stessa persona 

1 commento:

  1. Non potendo commentate in altri spazi commento qui: dopo yacoubian night questo blog è il miglior ritratto di ciò che sarebbe diventato inevitabile 3 anni dopo. Loris

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