Mercoledì 13 agosto 2008
Nelle società tradizionali o arcaiche, il rapporto uomo-donna si basa più sul ruolo sociale che sull’amore per l’individuo. Nella società musulmana tradizionale in particolare, il rapporto uomo-donna e il matrimonio di fatto coincidono, non dandosi possibilità di interazione tra uomo e donna al di là di relazioni e ruoli familiari.
Per quanto riguarda le classi più basse quindi, qui le persone cercano una buona moglie o un bravo marito piuttosto che un compagno di vita con cui capirsi profondamente e da amare. La coppia è quella tradizionale basata sulla reciproca sussistenza.
Dato questo aspetto funzionale, è logico che il ruolo della seduzione è del tutto secondario nelle fasce sociali più povere. Le donne, da brave madri e mogli, non curano più di tanto il loro aspetto, e non credo dipenda solo dalla povertà. Vi è infatti una sciatteria in alcune donne (veli strappati e non ricuciti, o esageratamente sporchi) che non c’entra necessariamente con l’essere poveri.
Anche da noi era così in una certa misura, sia per i matrimoni “funzionali”, sia per la mancanza di seduzione. Ma quello che cambia qui, è forse la posizione dell’uomo rispetto a questo.
Da noi l’apprezzamento degli uomini per le belle donne è sempre stato affermato e rivendicato, senza particolari sensi di colpa e nonostante i tabù cattolici che pur permanevano e il senso di "peccato" da questi generato. A parte nel medioevo, la seduzione femminile non è stata più associata fortemente a qualcosa di pericoloso e diabolico.
Qui invece, la donna, soprattutto se bella, è vista come un pericolo da rifuggire perché allontana da Dio [si veda ad esempio il post In moschea]. E quindi, se la propria moglie è brutta o bella, pare valere poco. Almeno in teoria. Nella pratica rinnegare l’attrazione fisica vuol dire creare una frustrazione di fondo nella società che ha mille ripercussioni – una delle quali è rendere la vita impossibile alle ragazze giovani che camminano da sole per strada…
Qui invece, la donna, soprattutto se bella, è vista come un pericolo da rifuggire perché allontana da Dio [si veda ad esempio il post In moschea]. E quindi, se la propria moglie è brutta o bella, pare valere poco. Almeno in teoria. Nella pratica rinnegare l’attrazione fisica vuol dire creare una frustrazione di fondo nella società che ha mille ripercussioni – una delle quali è rendere la vita impossibile alle ragazze giovani che camminano da sole per strada…
Parlando invece di sesso. Di fatto la classe bassa soffre di una repressione sessuale maschile fortissima, che crea tra gli uomini non sposati fenomeni come il sesso con animali e tra uomini, oltre alla già citata altissima frustrazione, nota anticamera di tensioni sociale. Per quanto riguarda invece le donne, oggi ho scoperto che circa il 90% delle egiziane ha subìto una mutilazione genitale di qualche tipo, e che nella maggior parte dei casi questa pratica ancestrale (originaria del corno d’Africa e che non ha nulla a che veder con l’Islam) è promossa proprio dalle stesse donne, che ne hanno introiettato il valore.
Nonostante tutto questo, ed escludendo gli strati più umili e meno istruiti della popolazione come quelli descritti sopra (che costituiscono direi più del 90% della popolazione), parlando con le persone, osservando e per mia esperienza diretta, resto con la sensazione che qui - negli strati medio-alti e là dove il rapporto uomo-donna funzioni - il sesso abbia caratteristiche più genuine e naturali che da noi (non saprei motivare di più, non ho abbastanza elementi a parte la mia esperienza e cerchia ristretta di conoscenze). Molti uomini occidentali mi sa che son cresciuti con troppi film porno.
Prima di tutto il fattore religioso inquadra il sesso nella prospettiva della procreazione, che è il modo in cui il buon credente partecipa al progetto divino. In secondo luogo, procreazione o meno, l'islam non è impregnato di quell’idea di peccato tipica cristiana, che inconsciamente ricopre l’atto sessuale di un carattere provocatorio e trasgressivo. Non è da tralasciare che Maometto è il primo ad affrontare l'argomento sessuale in maniera naturale (spiegando addirittura come soddisfare una donna degnamente)! Il potere dirompente e disturbante dell'attrazione per la donna è da loro demonizzano, è vero, ma non per questo si trasforma nel concetto di peccato sessuale così come si è radicato nella società occidentale.
Restano osservazioni da approfondire, ma per queste ragioni mi pare abbiano una maniera in un certo senso più naturale di intendere o vivere il sesso, ovviamente all’interno del matrimonio - (cosa che comunque non ha nulla a che vedere col grado di soddisfazione finale della coppia...).
Restano osservazioni da approfondire, ma per queste ragioni mi pare abbiano una maniera in un certo senso più naturale di intendere o vivere il sesso, ovviamente all’interno del matrimonio - (cosa che comunque non ha nulla a che vedere col grado di soddisfazione finale della coppia...).
[Si veda anche Coppie egiziane e, per un altro punto di vista sulla seduzione, Il gusto di una seduzione privata]
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