1. Bauab


Attif, uno dei miei due Bauab
Sabato 1 marzo 2008

Ho passato il weekend a pulire la mia nuova casa, e da domani ci andrò a dormire.

Qui le case hanno tutte due portieri, i bauab. Dormono nell'atrio del palazzo, in uno stanzino o nel sottoscala, buttati su un materasso sudicio e sdrucito, su cuscini gialli e senza federe. Indossano la tunica tradizionale – la galabeya – e molti portano il fazzoletto arrotolato in testa.

Oltre a controllare il minimo movimento di chiunque varchi l'uscio del palazzo, si occupano di varie cose, tra cui anche fare alcuni lavoretti in casa – ovviamente in cambio di qualche mancia.

I miei si chiamano Attif e Milad, e ovviamente non spicciano una parola di inglese. Scene esilaranti, dato che io non parlo una parola d'arabo. Mi sento un uomo di Neanderthal: per comunicare non abbiamo nessun altro riferimento se non le mani; un vero teatro. E Attif, rassegnato, sistematicamente si fa delle gran risate vedendo le mie facce che non capisco nulla. Ma è riuscito a farmi capire una cosa, pure astratta: io ti insegno l’arabo se tu mi insegni l’inglese.

Ovviamente, mance a destra e a manca, e non solo con loro due. Ognuno è sempre pronto a farti qualsiasi favore, e tu che no..., che ce la fai benissimo da sola a portarti le sporte della spesa su con l'ascensore...e poi ovviamente devi dargli quei 2-3 pounds di mancia.


[Si veda anche Vita da Bauab]
***

Questi egiziani urlano come matti. Quando parlano si urlano, automaticamente, e sembrano pure incazzati. Poi chiedo cosa si siano detti, e scopro essere cose normalissime.

1 commento:

  1. brava margot!!!!
    storie interessanti,
    e poi è sempre un piacere leggerti :)
    un saluto.

    RispondiElimina